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L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è un contributo mensile concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità e con ISEE inferiore ad una certa soglia, pagato dall'INPS
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Madri non lavoratrici o lavoratrici occasionali che non hanno copertura previdenziale per affrontare l’evento nascita.
L'assegno può essere richiesto dalle madri residenti nel territorio di Cittaducale, cittadine italiane, comunitarie o se extra-comunitarie, che siano in possesso di:
• Status di rifugiato/asilo politico o di protezione sussidiaria oppure ne deve essere in possesso il coniuge (art. 27 del D. lgs n. 251/07);
• Carta di soggiorno (art. 9 del D.Lgs. 286/98)
• Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario (artt. 10 e 17 del D.Lgs. 30/07)
• Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (art. 9 del D.Lgs. 30/07)
• Ricevuta della richiesta del Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo e delle Carte di soggiorno suddette.
• Permesso unico di lavoro, ai cittadini di paesi terzi che sono stati ammessi in uno Stato membro a fini diversi dall'attività lavorativa a norma del diritto dell’Unione o nazionale, ai quali è consentito lavorare e che sono in possesso di un permesso di soggiorno ai sensi del regolamento (CE) n. 1030/2002; c) ai cittadini di paesi terzi che sono stati ammessi in uno Stato membro a fini lavorativi a norma del diritto dell'Unione o nazionale).
La richiedente non deve beneficiare di alcuna forma di tutela economica della maternità, oppure ne può beneficiare in misura inferiore al valore dell'assegno.
L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è un contributo mensile concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità e con ISEE inferiore ad una certa soglia, pagato dall'INPS (art. 66 legge n. 448/1998 - articolo 74 del d.lgs. n. 151/2001).
L’assegno spetta per l’intero importo per i nati, adottati, in affidamento preadottivo se la lavoratrice non beneficia dell’indennità di maternità. Se invece la lavoratrice percepisce un’indennità di maternità inferiore all’assegno di maternità del Comune, l’importo corrisponde alla differenza rispetto alla prestazione complessiva.
La domanda di assegno di maternità del Comune deve essere presentata al Comune di residenza, entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dalla data di ingresso del minore in famiglia in caso di adozione.
La domanda può essere presentata all'ufficio Servizi Sociali tramite la procedura online cliccando sul tasto "accedi al servizio online" presente in testata.
Bisogna allegare alla domanda i seguenti documenti:
• Copia attestazione I.S.E.E.
• Copia del carta di soggiorno / permesso di soggiorno / qualsiasi attestazione che documenti il soggiorno
Un contributo economico concesso dal Comune ed erogato dall'INPS.
La domanda può essere richiesta entro sei mesi dalla data di nascita e può essere anche richiesto in caso di adozione o affidamento preadottivo.
L'ufficio entro 30 giorni provvede alla conclusione della pratica.
Non è previsto nessun costo
L'Ufficio Servizi Sociali, dopo avere controllato la sussistenza di tutti i requisiti, concede o nega l'assegno.
In caso di concessione, trasmette all'INPS i dati necessari per il pagamento, inseguito l'INPS eroga il contributo mediante la modalità indicata nella richiesta.
Puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso gli uffici.
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Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.
Pagina aggiornata il Mer 30 Luglio, 2025 12:06 pm
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